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L’umida carezza dell’aria della capitale della Thailandia mi avvolge mentre scendo dal treno alla stazione BTS di Saphan Taksin.

È qui che inizia la mia passeggiata odierna a Bangkok attraverso questa parte di città, una delle mie preferite. Esplorando la zona di Charoeng Krun, dal ponte Saphan Taksim fino all’inizio di Silom Road, proseguendo poi lungo l’intera strada sino alla sua conclusione alla stazione MRT Silom. Vagando tra vicoli, bancarelle di street-food e negozi nascosti frequentati principalmente dalla gente del posto. Accompagnami in un affascinante tour attraverso uno dei quartieri più interessanti e vivaci di Bangkok. Dalle gallerie commerciali alle umili bancarelle di noodle, questo distretto offre uno sguardo avvincente sui molteplici strati della società thailandese.

Esplorando la Vibrante Charoen Krung

I miei sensi sono sopraffatti da tutto ciò che mi circonda: dalle chiacchiere dei venditori ambulanti ai vivaci colori di ciò che è esposto sulle loro bancarelle, dai wok che sfrigolano ai brillanti colori dei taxi e dei tuk-tuk che sfrecciano nel traffico, dai clacson dei bus agli aromi delle carni appena macinate lungo la strada, il profumo avvolgente del tè thailandese, le spezie usate nelle varie ricette, le risa, i suoni dei motori e della gente che passa: Charoen Krung è un’esplosione di vita.

Charoeng Krun

Il mio stomaco brontola, impaziente di tuffarsi nelle delizie culinarie del luogo. Qui la scelta di cibo è enorme: fette di dolce mango disposte su vassoi, dalla polpa dorata e il suo invitante nettare rinfrescante. Spiedini di carne alla griglia sfrigolano su carboni ardenti, il profumo saporito di pollo, maiale e manzo si mescola con il fumo. Cuochi in bancarelle preparano gli ingredienti per cucinare, le spezie fragranti si sprigionano dalle zuppe di curry che sobbollono in pentoloni giganti. Le banane fritte, dorate e croccanti, emanano un dolce e invitante profumo.

Mi infilo nelle affollate strade di Bangkok. Il traffico scorre veloce, ma c’è un caotico ordine. Gli abitanti del posto navigano abilmente tra auto, autobus e moto. Come visitatore, mi limito a rimanere vigile e seguire il flusso.

Dopo qualche passo, le bancarelle e i ristoranti improvvisati lasciano spazio alle imponenti facciate di hotel e palazzi di uffici. Sono arrivato all’angolo di Silom Road, l’arteria principale del quartiere dove si può percepire il frenetico battito della città al lavoro.

Immergendosi nell’eclettismo della eclettica  Silom

Passo davanti a palazzi dalle facciate luccicanti, vetrine di gioiellerie e negozi d’antiquariato, 7-Eleven e uffici di cambio valuta. Ammiro il contrasto tra questa mondana modernità e le attraenti case per gli spiriti, sereni altari disseminati in molti angoli della città, adornati di ghirlande di fiori che invocano la protezione delle divinità locali. I grattacieli riflettono la luce del sole sopra i santuari decorati con cura, simboli della continuità tra presente e passato. Questo mix di architetture e stili trasmette l’energia vitale di una metropoli in costante cambiamento, che tuttavia conserva il profondo legame con le proprie radici e tradizioni. Probabilmente è questo l’aspetto più affascinante di Bangkok e dell’Asia in generale.

Proseguo fino alla cupola dello Sri Mariamman (conosciuto anche come Tempio di Maha Uma Devi Thai o  Wat Khaek), un tempio induista Tamil fondato nel 1879. Purtroppo, oggi non avrò tempo di entrare. Ma mi fermo fuori ad ammirare l’esplosione di colori e sculture che elargiscono benedizioni dall’alto.

Dopo aver passato diversi negozi di sartoria, alcune bancarelle di cartomanti e saloni di bellezza/massaggi, mi concedo un momento di riposo all’ombra di un albero. Continuando ad osservare lo spettacolo di vite che mi passano davanti e intorno. L’ultra moderno grattacielo Mahanakhon Tower svetta sopra di me, aggiungendo un altro luccicante gioiello allo skyline in costante evoluzione di Bangkok.

Proseguendo lungo Silom, esploro alcuni dei suoi vicoli nascosti. Passo davanti saloni da parrucchiere e un negozio che promette abiti su misura in 24 ore. Imbocco un altro vicolo dove la gente mangia ai tavolini sul marciapiede di fronte a un tempio cinese, il cibo sembra delizioso. Continuo, molte persone stanno iniziando a uscire dagli uffici affollando le stradine circostanti. Scorgo un sacro baniano con drappi colorati annodati intorno al tronco. Gli abitanti del posto hanno lasciato offerte di cibo e bottigliette di soda dal vivace colore rosso alla base dell’albero, cercando la protezione degli spiriti che lo abitano.

La curiosità e la voglia di esplorare mi conducono attraverso vicoli tortuosi tappezzati di grovigli di fili telefonici e costellati di piccole bancarelle con golose tentazioni culinarie e dissetanti succhi di frutta dai colori accattivanti. Diventa sempre più difficile resistere agli invitanti piatti dello street food di Bangkok!

Ormai il mio stomaco ha annunciato troppe volte la sua impazienza per ignorarla ancora. Mi siedo su uno sgabello di plastica in un’affollata bancarella all’angolo, inalando l’aroma intenso di aglio, di peperoncino, di pollo e di basilico saltati in un wok infuocato. Il risultante piatto “pad kra pao” si rivela all’altezza dell’attesa, il piccante equilibrato e le croccanti foglie di basilico thai si sposano perfettamente con una fresca birra Chang.

Una casa in stile classico Thai e il Mahanakhon Tower sullo sfondo, con un'infinità di cavi vista durante la mia passeggiata per Bangkok

Nel tardo pomeriggio, i treni della linea BTS e Mrt di Bangkok si riempiono di pendolari impazienti di iniziare il tragitto verso casa. I taxisti si appoggiano con noncuranza alle portiere della loro auto, immersi nei loro smartphone, aspettando i prossimi clienti. Impiegati si accalcano all’ingresso della stazione BTS Chong Nonsi, desiderosi dei loro viaggi verso casa dopo una lunga giornata di lavoro.

Nei pressi della stazione BTS Sala Daeng, i marciapiedi traboccano di passanti che procedono in ogni direzione, avventori accomodati per un pasto veloce alle bancarelle di street food e persone intente a fare shopping, creando un vivace crogiolo di attività frenetiche armonizzate dal ritmo della città. Lo spazio è conteso tra residenti e turisti, tutti ugualmente attratti dalle prelibatezze locali e dall’energia irrefrenabile di questo luogo. Insegne colorate che pubblicizzano “Autentico massaggio thailandese” e “birre ghiacciate” , tappe allettanti dopo ore trascorse a esplorare la città a piedi.

Bangkok: Eterna Ispirazione

Ormai vicino alla stazione della metropolitana di Silom, meta odierna, mi accorgo di un carretto da cui si sprigiona il fumoso aroma di spiedini di maiale alla griglia. Mi viene l’acquolina in bocca mentre attendo in fila con altri pendolari. La vita a Silom scorre frenetica, ma è sempre bene ritagliarsi dei momenti per assaporare l’attimo presente. Ringrazio il venditore dal sorriso smagliante mentre mi porge i deliziosi “Mu ping” (gli spiedini di maiale) fumanti. Proseguo sgranocchiando lo spuntino, percependo un senso di connessione con questi luoghi che non ho mai provato nella mia città d’origine. Un profondo attaccamento che provo per molti posti in Asia.

Mi aggiungo alla calca di locali in attesa del treno della metropolitana per far ritorno alla mia sistemazione quotidiana, la pancia sazia di prelibatezze locali, i sensi elettrizzati da profumi e colori, i piedi doloranti per la strada macinata ed il cuore colmo di ispirazione.

Il dilemma su quale quartiere di Bangkok esplorare in seguito può aspettare fino a domani, oggi mi immergo con gratitudine nei ricordi di questa giornata trascorsa in una città dalle mille sfaccettature, con le sue strade pullulanti di vita e la sua gente che trasuda umanità da ogni poro, che ancora una volta mi ha avvolto nel suo abbraccio caloroso ed eccentrico, nutrendo il corpo e lo spirito.

Tornerò ancora in questo magico quartiere crogiolo di tradizione e modernità, per scoprire altri scorci inaspettati e assaporare nuove delizie.

Bangkok non finisce mai di stupire e ispirare!


Luca Sartor

Esploratore indipendente, innamorato dei paesi e delle culture asiatiche. In viaggio da sempre, vivo da anni nel continente asiatico. Seguitemi su INSTAGRAM @lucadeluchis