Una delle prime delizie della squisita cucina coreana che ho assaggiato a Seoul è stato il Gimbap  (o anche trascritto dal coreano 김밥 in Kimbap).

Conosco una signora coreana tramite il sito Couchsurfing, comunità online che permette di incontrare altri viaggiatori o gente del posto per scambi culturali, partecipare ad eventi e a volte essere ospitati da chi è disponibile a dare un posto letto per un paio di giorni. Dopo una camminata in giro per la piazza Gwanghwamun e il palazzo Gyeongbokgung la simpatica ed energetica amica mi invita per pranzo in un piccolo ristorante locale.

Qui provo per la prima volta una delle specialità culinarie più famose della Corea del Sud: il Gimbap! A prima vista mi è sembrato un piatto della tradizione giapponese, molto simile ad un norimaki, ma la mia amica mi riprende subito e orgogliosamente mi spiega che è originario della sua cucina nazionale.

Il Gimbap è composto da riso (밥 Bap) al quale vengono aggiunti vari coloratissimi ingredienti, tutto poi arrotolato e tenuto assieme in una foglia di alga essiccata (김 Gim/Kim). Affettato e servito in tagli dalla sezione circolare di un paio di centimetri l’uno.

Non è una portata principale, viene mangiato spesso ai picnic o come spuntino e solitamente è accompagnato dal danmuji (단무지), una croccante radice daikon sottaceto dall’intenso colore giallo.

Il gusto varia a seconda degli ingredienti incorporati al riso e alla foglia di alga: di solito si tagliuzzano a strisce carote, cetrioli e un’omelette ai quali si aggiunge a piacimento uova di pesce, formaggio, prosciutto, tonno, carne…ci sono gimbap vegetariani, gimbap vegani…gimbap per tutti i gusti!

Un piatto che può piacere a tutti i palati, data la vasta varietà di Gimbap che si possono scegliere. E’ facile da trovare ovunque si vada, servito nei ristoranti o acquistabile nei negozi.

Se siete in giro per la Corea del Sud non potete non provarlo!


Luca Sartor

Esploratore indipendente, innamorato dei paesi e delle culture asiatiche. In viaggio da sempre, vivo da anni nel continente asiatico. Seguitemi su INSTAGRAM @lucadeluchis