«Hai mai provato l’Hongeo?»

«Non ho idea di cosa sia.»

«E’ il nostro piatto a base di pesce fermentato…una delizia. Lo devi assaggiare!»

Quando il mio amico coreano mi ha chiesto di mangiare questa specialità della sua bella penisola asiatica non avevo idea a cosa sarei andato incontro…

Mi spiega che l’Hongeo è nato nella provincia di Jeolla, nel sud-ovest della Corea del Sud ed è costituito da un pesce (che è una specie di pesce razza appartenente alla famiglia dei “Rajidae”) fatto fermentare per qualche mese. Una volta che il processo è terminato lo si taglia a strisce di qualche centimetro diventando una sorta di sashimi. E fin qui, nulla di troppo strano in quanto non è la prima volta che assaggio “cose fermentate”, specialmente qui in Corea del Sud!

Aggiunge, inoltre, che il pesce ha un odore molto forte e che ci vuole tempo e più assaggi per poter apprezzarne il gusto.

Essendo appassionato di cibi strani gli chiedo di provarlo immediatamente.

Continua con lo spiegarmi che di solito lo si mangia crudo, così com’è o con una fetta di carne di maiale e del kimchi (hongeo samhap), non posso non immaginare il tutto se non come un’esplosione di sapore!

Lo compriamo e ci sediamo a tavola.

In genere mangio tutti i cibi commestibili che mi vengono proposti e forse alcuni non lo sono neanche troppo. Di solito chi mi invita all’assaggio ha sempre un sorriso e uno sguardo di sfida, come se stessero testando il mio coraggio e grado di adattabilità. Non ho mai avuto particolari problemi a ingurgitare nulla e quasi tutte le stranezze culinarie provate mi sono piaciute.

Ma per quel che riguarda l’Hongeo…non è facile dire di poterlo apprezzare!

Appena il piatto viene liberato dall’involucro di plastica l’odore che sprigiona è davvero poco invitante. Ci sono altri cibi che all’olfatto risultano non proprio gradevoli ma che comunque non sono male da mangiare: uno su tutti lo “stinky tofu” (臭豆腐/chòudòufu o tofu puzzolente), anch’esso fermentato ma dal sapore decisamente gradevole, in Taiwan lo si trova praticamente ovunque ed è molto apprezzato. Anche il nostro formaggio non ha proprio un buon profumo e spesso più puzza e più è buono!

Ma l’odore questa volta è di ammoniaca ed è decisamente forte, anche se il piatto che stiamo provando non è dei più potenti perché ha solo circa un mese di fermentazione. Mi spiegano che si può arrivare fino a tre mesi di tale processo e non oso immaginare cosa possa essere stare vicino a questi trancetti di pesce o provare a metterne uno in bocca.

Il naso ci è stato inserito sopra la bocca per un motivo: annusare il cibo e capire se ingerirlo o meno. Quindi lo stimolo che parte dal cervello quando siete di fronte all’Hongeo non è di certo quello che vi fa venire l’acquolina in bocca, se non siete abituati.

Fisso per un attimo la fetta di pesce crudo e la avvicino alle labbra, se si esita troppo l’odore di ammoniaca penetra nel naso e rende molto più arduo il tentativo di assaggiare la delizia. Al primo morso scopro che la consistenza è molto croccante in quanto il pesce è cartilaginoso. E questo rende la prova del mangiare l’Hongeo ancora più difficile: se un particolare cibo non mi è piaciuto l’ho sempre masticato in fretta e buttato giù in gola il prima possibile, per poi lanciarmi sul primo bicchiere di birra e lavare via il gusto. Ma in questo caso la masticazione di questo pesce crudo che scricchiola sotto i denti procede per un interminabile periodo nel quale il non piacevole odore non si placa e va ad avvolgermi fino alla parte più profonda dell’anima.

Il primo morso di sicuro non lo apprezzo: penso di sputarlo prima di vomitare. Ma mi ricordo quello che mi sono sempre detto «Se lo riescono a mangiare loro, lo posso mangiare pure io» ed è comunque una sfida con me stesso che non voglio perdere. Decido di continuare nell’interminabile masticazione prima di buttare giù il boccone. Si sopravvive comunque, soprattutto bevendo un po’ di makgeolli (una bevanda alcolica tipica coreana) dopo averlo ingurgitato.

Probabilmente mangiato come hongeo samhap sarebbe meglio, il sapore della carne di maiale e quello forte del kimchi potrebbe (forse…!) coprire un pò l’odore dell’Hongeo.

Dò ancora altri due morsi ad un paio di altri tranci, ma decido che è abbastanza…il cibo fermentato coreano ha vinto la sfida e si aggiudica il primo posto come il più terribile che abbia mai assaggiato!

Come mai puzza e come mai lo mangiano?

Questo particolare pesce non espelle l’urina come di solito fanno tutti gli altri esseri viventi di questo pianeta, ma lo fa attraverso la pelle. Ne consegue che fermentando il pesce produce ammoniaca, caratteristica che porta a due cose: il pesce si preserva molto bene (nel passato era un cibo facile da stoccare e conservare), il pesce puzza parecchio!

Di sicuro non ve lo consiglio se pensate di assaporare una cena normale, ma se avete intenzione di testare il vostro coraggio o volete provare qualcosa di totalmente differente e piuttosto strano…buona fortuna!

Aggiornamento Dicembre 2019…!

Ho poi tentato di nuovo la fortuna, non potevo resistere alla sfida e pochi giorni fa ho assaggiato il hongeo samhap, la versione del pesce puzzolente con kimchi e bossam (pancetta di maiale). Il piatto è discreto e decisamente più mangiabile. Il sapore e soprattutto l’odore viene arricchito (e un pò coperto) dal rosso strato di cavolo fermentato e da quello del maiale bollito al quale si aggiunge del peperoncino verde piccante e aglio…! Di sicuro non per tutti, ma perchè non provare una volta nella vita un piatto così estremo??!!


Luca Sartor

Esploratore indipendente, innamorato dei paesi e delle culture asiatiche. In viaggio da sempre, vivo da anni nel continente asiatico. Seguitemi su INSTAGRAM @lucadeluchis