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Incrocio lo sguardo felice di un bambino vietnamita in piedi sulla sella dello scooter di famiglia, incastrato fra mamma e papĆ . Ha gli occhi pieni dei riflessi delle luci delle insegne, dei fari, delle vetrine dei negozi, dei lampioni. Vedo sparire la sua cresta di capelli nel traffico caotico del quartiere vecchio di Hanoi.

Sono sul sedile di un moto-taxi e mi godo l’incredibile spettacolo di persone, neon, scooter, suoni e profumi di cibi cotti per la strada. Tutto si intreccia a formare un paesaggio quasi onirico, la mente ĆØ sovrastimolata dallo stare dietro a questo, a volte quasi stancante, adrenalinico spettacolo.

L’autista ĆØ occupato a scansare tutto il resto della popolazione riversata in strada, a piedi o su due ruote. Non ci sono molte regole, tutti evitano tutti, ĆØ come stare in qualcosa di liquido.

Si passano un paio di zone a densitĆ  indescrivibile. Siamo completamente circondati da scooter, ma nessuno azzarda a fermarsi. Anche l’autista ride delle indescrivibili prodezze che si fanno per non incorrere in incidenti, nonostante tutto mi sento sicuro a camminare o a guidare un motorino per le caotiche strade del Vietnam.

Il traffico si dirama di quel poco che ci permette di accelerare, iniziamo a sfrecciare tra le vie della cittĆ  in una notte di Settembre.

I numerosi caffĆØ sono ancora aperti e le persone sono sedute sui bassi sgabelli a sorseggiare qualche gustoso infuso. Su un piccolo palco una ragazza vestita in abiti tradizionali canta una canzone vietnamita, la sua bella voce viene sparata a tutto volume dagli amplificatori sul ciglio della strada.

Per tornare verso la temporanea sistemazione devo passare il ponte Long Bien, un’affascinante struttura metallica studiata da Eiffel per attraversare il Red River di Hanoi.

Ai lati della struttura sospesa ci sono delle coppiette, arrivate qui in scooter. Stanno sedute sul passaggio pedonale, attendendo una pannocchia arrostita o un tĆØ preparato da una signora che ha un banchetto qui e che ha anche organizzato delle stuoie per accomodare i romantici clienti.

Osservano il paesaggio notturno illuminato dalle luci della cittĆ .

Speranzosi e sognanti, si tengono la mano.


Long Bien bridge ĆØ un pittoresco ponte dalla struttura di ferro di Hanoi sul fiume rosso. Collega il quartiere Long Bien al centro della capitale del Vietnam. Il ponte ĆØ stato disegnato daĀ Gustave Eiffel nel 1899.
E’ un bel posto per fare due passi e scattare qualche foto.


Luca Sartor

Esploratore indipendente, innamorato dei paesi e delle culture asiatiche. In viaggio da sempre, vivo da anni nel continente asiatico. Seguitemi su INSTAGRAM @lucadeluchis